Il Labrador, le origini il colore nero

Il Labrador, le origini il colore nero

Il nome Labrador prende origine da una regione Canadese dove viveva in passato il cane di St.John, che si ritiene essere progenitore dei Labrador e dei Terranova. Oggi questo cane è estinto.

Proprio come il Labrador anche il cane di St.John amava l’acqua, infatti veniva impiegato per catturare il pesce che sfuggiva dalle reti dei pescatoti. Il mantello del cane di St.John era nero puro,  il solo colore che originariamente era riconosciuto per il Labrador.

In Inghilterra Lord Malmesbury importò Buccleuch Avon maschio nero nato nel 1885, Avon era anche portatore di chocolate, ma come per i gialli originariamente erano considerati “difettosi” e quindi venivano soppressi. Un discendente di Avon, Banchory Bolo nato nel 1915, si fece notare per le sue ottime doti di bellezza e lavoro,  fu il primo a ottenere il titolo di “Dual Champion”. Grazie alle sue doti fu un riproduttore per oltre mezzo secolo, trasmettendo i suoi geni chocolate, contribuì al riconoscimento dei colori giallo e chocolate.

Il riconoscimento ufficiale della razza si ha nel 1904 in Inghilterra, mentre nel 1916 sorge il primo club di razza.

Nel 1925 fu fondato anche Yellow Labrador Club riservato ai soli esemplari miele, poco dopo venne riconosciuto anche il chocolate, il primo esemplare fu una femmina di nome Cokridge Tango.

Quindi contrariamente a quello che molti pensano il Labrador è nato nero e non biondo.

VEDIAMO COME I GENI INFLUENZANO I COLORI.

La coppia di geni B de E vengono ereditati dai genitori (uno dalla madre e uno dal padre), possono essere dominanti, cioè si manifestano sempre, oppure recessivi che si manifestano solo con altri recessivi.

I dominanti sono contrassegnati dalla lettera maiuscola, i recessivi con la minuscola. Il Labrador con gene B (se dominante) o (se recessivo) controlla l’intensità del colore scuro, BB o Bb mantello nero, bb mantello chocolate.

Il gene E (dominante) o e (recessivo) controlla l’espressione del colore, EEEe permettono il manifestarsi del colore mentre ee impedisce che il nero e il marrone si manifestino, il risultato è un mantello giallo.

Tra le combinazioni possibili vi è anche il “dudley” che non è riconosciuto dallo standard. Questo esemplare è un Labrador biondo con la pigmentazione del naso, del contorno occhi e delle mucose boccali del chocolate.

Per conoscere la genetica si effettua un test del DNA presso un laboratorio specializzato.

Per chiarezza pubblichiamo tabella colori Labrador